Attraverso i percorsi Link – Verso l’autodeterminazione e LINK 2.0 Percorso per l’accompagnamento all’inclusione e all’occupabilità delle persone con disabilità – Cooperativa sociale Nuova Idea intende ripensare le modalità di sostegno alle persone con disabilità, per migliorarne i percorsi di accompagnamento nei propri percorsi di vita, promuovendone l’autodeterminazione e l’inclusione sociale e lavorativa.
“Mentre il diritto alla vita indipendente si riferisce a una dimensione individuale, come il diritto di emanciparsi senza dinieghi di scelte e opportunità, il diritto di essere inclusi nella collettività implica una dimensione sociale, come il diritto a fruire di un ambiente accessibile e inclusivo in cui vivere.”
Raccomandazioni delle Nazioni Unite
Commento generale n.5/2017 all’art. 19 della Convenzione Onu per i Diritti delle Persone con Disabilità
La proposta
Il progetto Link è stato avviato a partire dal 2016, attraverso la partecipazione ad una sperimentazione promossa dalla Regione Veneto con DGR 739/2015 mentre Link 2.0 si è sviluppato successivamente anche grazie alla DGR 1375/2020 sempre con finanziamento della Regione del Veneto – e intende proporsi come una nuova esperienza per il territorio padovano e, nello specifico, per il territorio termale per promuovere esperienze di vita indipendente e processi di inclusione nella collettività di giovani persone con disabilità.
I percorsi prevedono la presa in carico da parte dei Servizi distrettuali dell’Azienda ULSS6 Euganea di riferimento (Servizio Integrazione Lavorativa e Unità Operativa Disabilità Adulta) e l’approvazione degli obiettivi, dei tempi e delle attività sono definiti in sede di UVMD (Unità Valutativa Multidimensionale Distrettuale).
Il progetto è caratterizzato da:
- una rete ampia, per allargare le opportunità per le persone e diffondere le proposte nel territorio;
- una filiera integrata, per adattare i sostegni alle esigenze della persona e renderli flessibili nel tempo.
Le opportunità offerte dal progetto nel suo complesso sono rivolte prevalentemente a persone con disabilità in età post-scolare, e comunque con meno di 65 anni, e orientate a favorire la realizzazione di percorsi di vita improntati all’autodeterminazione, all’autorappresentazione e all’inclusione, con un focus specifico all’orientamento al lavoro.
Il servizio prevede 15 posti e viene attivato per 4 ore al giorno, per un totale di 225 giorni all’anno.
Le attività inclusive
I laboratori rispondono ad alcuni requisiti: assenza di barriere architettoniche, facilità di accesso con i mezzi, spazi integrati nella comunità.
- Laboratori occupazionali/percorsi di orientamento al lavoro, finalizzati a garantire la fase di valutazione e conoscenza iniziale necessari per favorire l’inclusione sociale/occupazionale e a sviluppare pre-requisiti socio relazionali.
Tali laboratori di cittadinanza attiva, uno dei quali si svolge presso FabbricARTE, sono propedeutici allo svolgimento della fase di valutazione e conoscenza e alla realizzazione di specifici percorsi abilitativi. - Laboratori occupazionali/percorsi di orientamento al lavoro nell’ambito di cooperative di tipo B, ovvero presso realtà e contesti per loro natura orientati all’inserimento lavorativo, che, pur mantenendo una connotazione di protezione, promuovono l’acquisizione di competenze socio lavorative, sostenuti da una figura educativa con funzione di coach.
- Laboratori in collaborazione con attività produttive e commerciali del territorio, finalizzati allo sviluppo e all’accrescimento delle abilità operative e organizzative e in generale delle capacità relazionali delle persone con disabilità in una situazione reale e inclusiva.
I sostegni per i percorsi di inclusione
Per raggiungere la massima inclusione e integrazione delle persone nelle realtà territoriali attraverso lo sviluppo di opportunità occupazionali, ricreative e socializzanti, vengono attivati sostegni e attività di affiancamento che si fondano su tre azioni integrate:
- L’accompagnamento alla persona con disabilità: attività di coaching, necessario al raggiungimento degli obiettivi definiti.
- Il supporto ai famigliari/caregiver: incontri periodici con i famigliari/caregiver per condividere i percorsi e il monitoraggio delle attività, anche con la partecipazione della persona con disabilità.
- L’adattamento dei contesti inclusivi: analisi preliminari e valutazioni in itinere allo scopo di individuare quegli adattamenti ragionevoli che consentono di facilitare l’accesso della persona con disabilità e di aumentare le probabilità del buon esito dell’esperienza.
Il metodo inclusivo
La persona con disabilità, e la sua famiglia, sono stimolate a far emergere aspettative, desideri, aspirazioni, mettendo a fuoco difficoltà e limitazioni ma anche opportunità e percorsi possibili per tracciare il proprio percorso futuro.
Il progetto Link 2.0, in particolar modo, rappresenta una sfida importante nella prospettiva di innovare i servizi di supporto alla vita autonoma delle persone con disabilità, ed è sostenuto da una rete di cooperative sociali affiliate al Consorzio Veneto Insieme denominata “PADOVA INSIEME x l’Occupabilità”.
L’attivazione della rete permette di superare i confini della singola organizzazione, sia nell’idea di realizzare un progetto assieme, sia nell’ottica di attivare un insieme di opportunità integrate, che sinergicamente sviluppano e attivano proposte inclusive nei diversi territori dove operano le cooperative consorziate.
Il progetto trae valore dal raccordo costante con la dimensione comunitaria – le persone, le associazioni, le imprese e le istituzioni dei territori del padovano – che consente di sensibilizzare i contesti verso una inclusione attiva delle persone con disabilità e favorire così la creazione di contesti accoglienti, necessari per un buon esito dei percorsi.
Costi del progetto
La quota di contributo disponibile con le presente DGR 1375/20 copre solo parzialmente i costi diretti degli interventi, che includono come voce principale il personale, cui si aggiungono costi di trasferte (del personale), di struttura, di materiale, i costi amministrativi, assicurativi e generali.
Oltre ai costi diretti, vanno considerati anche i costi legati alla progettazione, all’attività di coordinamento, di verifica dei progetti personali. Altre voci rilevanti sono i costi di investimento quali arredi, acquisti automezzi, locazioni e utenze delle sedi operative.
Tutti i costi menzionati necessari per la realizzazione del progetto, non coperti da finanziamento pubblico, vengono invece coperti attraverso l’autofinanziamento e la raccolta fondi.